Territori e borghi

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Borghi da visitare, i più belli tra Abruzzo e Marche

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Borghi da visitare, i più belli tra Abruzzo e Marche

Ascoli Piceno

Situata ai piedi dei Monti Gemelli, è un centro ricco di storia e fascino. Innumerevoli sono le Piazze, le Chiese, i Palazzi e le opere di grande interesse.

Antiche tradizioni, come la lavorazione della ceramica, e spettacolari rievocazioni storiche, come la famosa “Quintana”, trovano in Ascoli Piceno il luogo ideale per essere apprezzate e valorizzate.

Punti d’interesse

Piazza del Popolo

Da qualsiasi lato si entri in Piazza del Popolo, la sua bellezza è da togliere il fiato: il Palazzo dei Capitani del Popolo, la Chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e le logge, e per finire lo storico Caffè Meletti.

I Tempietti di Sant’Emidio

Sono diversi i luoghi di Ascoli dedicati al suo Patrono. Il più conosciuto è ovviamente il Duomo, in Piazza Arringo, ma ci sono altri due tributi sconosciuti ai più: il Tempio di Sant’Emidio alle Grotte, dove leggenda narra
il Santo portò da solo la propria testa dopo essere stato decapitato, ed il Tempio di Sant’Emidio Rosso, che sorge nel luogo della decapitazione.

Ponte Romano

Collega via delle Stelle e Porta Solestà ed è una delle più imponenti testimonianze dell’edilizia romana, capace di attraversare il corso del tempo. Realizzato durante l’età Augustea è contraddistinto da una solo campata di oltre 60 metri: una vera rarità.

Caffè Meletti

Una tappa immancabile, testimonianza di una delle più famose discendenze d’imprenditoria del territorio, famose e riconosciute ben oltre i confini regionali. Il Caffè Meletti è parte dell’identità di ascolana e ne racconta, a modo suo, la storia.

Piazza del Popolo

Da qualsiasi lato si entri in Piazza del Popolo, la sua bellezza è da togliere il fiato: il Palazzo dei Capitani del Popolo, la Chiesa di San Francesco, i palazzi rinascimentali, i portici e le logge, e per finire lo storico Caffè Meletti.

I Tempietti di Sant’Emidio

Sono diversi i luoghi di Ascoli dedicati al suo Patrono. Il più conosciuto è ovviamente il Duomo, in Piazza Arringo, ma ci sono altri due tributi sconosciuti ai più: il Tempio di Sant’Emidio alle Grotte, dove leggenda narra
il Santo portò da solo la propria testa dopo essere stato decapitato, ed il Tempio di Sant’Emidio Rosso, che sorge nel luogo della decapitazione.

Ponte Romano

Collega via delle Stelle e Porta Solestà ed è una delle più imponenti testimonianze dell’edilizia romana, capace di attraversare il corso del tempo. Realizzato durante l’età Augustea è contraddistinto da una solo campata di oltre 60 metri: una vera rarità.

Caffè Meletti

Una tappa immancabile, testimonianza di una delle più famose discendenze d’imprenditoria del territorio, famose e riconosciute ben oltre i confini regionali. Il Caffè Meletti è parte dell’identità di ascolana e ne racconta, a modo suo, la storia.

Campli

 

Nel 2021 Campli si è aggiudicato il 6° posto nel prestigioso concorso Borgo dei Borghi, al quale hanno partecipato le più bei cittadine di tutta Italia: questo dice già molto sulla meraviglia di questo piccolo gioiello.

La Scala Santa ed il Museo Archeologico sono solo due tra le tante attrattive da visitare.

Punti d’interesse

Scala Santa

La Scala Santa di Campli è stata costruita tra il 1772 ed il 1776, anno in cui è stata anche benedetta. È un luogo molto caro ai fedeli cristiani, in quanto si potrebbe ottenere l’indulgenza dai propri peccati salendone i 28 gradini di legno d’ulivo in ginocchio, per arrivare alla cappella del Sancta Sanctorum.

Museo Archeologico Nazionale di Campli

Sorge all’interno dell’antico convento di San Francesco e i manufatti esposti nelle sue vetrine hanno lo scopo principale di illustrare l’evoluzione del rito funerario presso gli antichi Piceni. Parte dell’esposizione è dedicata anche alla vita quotidiana nei villaggi dell’età del Bronzo.

Necropoli di Campovalano

La necropoli si estende su un’area di circa 50 ettari tra i corsi dei torrenti Misigliano e Fiumicino. Anticamente questo territorio era attraversato dalla “via sacra” ed era utilizzato come sede per riti funebri. I ritrovamenti coincidono con resti di tombe a tumulo appartenute ai popoli Italici dei Pretuzi e dei Piceni.

Casa del Medico

Un edificio particolare e affascinante che merita sicuramente di essere inserito tra le tappe in una passeggiata per Campli. Risalente al XVI secolo, si affaccia sulla via principale del borgo. Una costruzione dal gusto rinascimentale, impreziosita da corte interna a doppio loggiato e loggiato superiore, con colonne circolari e capitelli fogliati.

Scala Santa

La Scala Santa di Campli è stata costruita tra il 1772 ed il 1776, anno in cui è stata anche benedetta. È un luogo molto caro ai fedeli cristiani, in quanto si potrebbe ottenere l’indulgenza dai propri peccati salendone i 28 gradini di legno d’ulivo in ginocchio, per arrivare alla cappella del Sancta Sanctorum.

Museo Archeologico Nazionale di Campli

Sorge all’interno dell’antico convento di San Francesco e i manufatti esposti nelle sue vetrine hanno lo scopo principale di illustrare l’evoluzione del rito funerario presso gli antichi Piceni. Parte dell’esposizione è dedicata anche alla vita quotidiana nei villaggi dell’età del Bronzo.

Necropoli di Campovalano

La necropoli si estende su un’area di circa 50 ettari tra i corsi dei torrenti Misigliano e Fiumicino. Anticamente questo territorio era attraversato dalla “via sacra” ed era utilizzato come sede per riti funebri. I ritrovamenti coincidono con resti di tombe a tumulo appartenute ai popoli Italici dei Pretuzi e dei Piceni.

Casa del Medico

Un edificio particolare e affascinante che merita sicuramente di essere inserito tra le tappe in una passeggiata per Campli. Risalente al XVI secolo, si affaccia sulla via principale del borgo. Una costruzione dal gusto rinascimentale, impreziosita da corte interna a doppio loggiato e loggiato superiore, con colonne circolari e capitelli fogliati.

Civitella del Tronto

Una cittadina aristocratica, ricca di arte e di storia, che sorge su una rupe rocciosa di travertino ed è dominata dalla Fortezza, ultimo baluardo dei Borbone prima dell’Unità d’Italia, e vero punto di attrazione. 

È caratterizzata da una forte vivacità culturale, che la rendono il teatro perfetto per eventi di vario genere.

Punti d’interesse

La Fortezza

In un processo di scoperta dei borghi da vedere tra Abruzzo e Marche, non può mancare la visita alla Fortezza Borbone: un’imponente opera di ingegneria militare che troneggia con i suoi 25.000 mq di superficie. Oggi ospita anche moltissimi eventi che la fanno costantemente rivivere.

La Collegiata di San Lorenzo

Una costruzione rinascimentale che ruba lo sguardo grazie alla sua facciata con doppia coppia di lesene trabeate e che custodisce al suo interno una gemma di rara bellezza e valore storico: un organo risalente al ‘700.

La Ruetta

Il vicolo più stretto d’Italia, della larghezza di 43 cm, un primato conteso con il Comune di Ripatransone, sempre in provincia di Ascoli.

Il Museo Storico delle Armi e delle Mappe Antiche

Si trova all’interno dei locali della Fortezza di Civitella e rappresenta un luogo da visitare per gli appassionati di storia e di armi antiche. Custodisce infatti le mappe originali che raccontano la storia della Fortezza ed armi risalenti al periodo rinascimentale e risorgimentale.

La Fortezza

In un processo di scoperta dei borghi da vedere tra Abruzzo e Marche, non può mancare la visita alla Fortezza Borbone: un’imponente opera di ingegneria militare che troneggia con i suoi 25.000 mq di superficie. Oggi ospita anche moltissimi eventi che la fanno costantemente rivivere.

La Collegiata di San Lorenzo

Una costruzione rinascimentale che ruba lo sguardo grazie alla sua facciata con doppia coppia di lesene trabeate e che custodisce al suo interno una gemma di rara bellezza e valore storico: un organo risalente al ‘700.

La Ruetta

Il vicolo più stretto d’Italia, della larghezza di 43 cm, un primato conteso con il Comune di Ripatransone, sempre in provincia di Ascoli.

Il Museo Storico delle Armi e delle Mappe Antiche

Si trova all’interno dei locali della Fortezza di Civitella e rappresenta un luogo da visitare per gli appassionati di storia e di armi antiche. Custodisce infatti le mappe originali che raccontano la storia della Fortezza ed armi risalenti al periodo rinascimentale e risorgimentale.

Folignano

Folignano sorge su di una collina a sud di Ascoli Piceno, tra Colle San Marco ad ovest e Maltignano ad est. 

Borgo medievale con una storia antica, il suo nome viene fatto risalire al latino “fuit lignum”, ad indicare la massiccia presenza di boschi intorno al paese, oppure al “castrum fundanianum”, l’attuale Castel Folignano, un avamposto difensivo medievale i cui ruderi rappresentano oggi una interessante attrazione turistica, insieme alle le necropoli picene.

Punti d’interesse

Castel Folignano

Antico castello citato con il nome di “Castrum Fundanianum” nel 996 viene inserito tra i possedimenti del vescovado ascolano. Ad oggi rimane purtroppo poco di quello che deve essere stato il suo antico splendore, ma la torre campanaria e l’orologio, anche se risalente ai primi del ‘900, ce ne possono dare un’idea.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Piccola, ma perfetto esempio del calore dell’architettura religiosa. Le sue dimensioni ridotte la trasformano in un abbraccio per i fedeli, accolti da un grande crocifisso accompagnato da una statua dedicata alla Madonna e da affreschi che impreziosiscono le volte laterali.

Necropoli picene

Rinvenute nei pressi di Folignano e Piane di Morro, sono la testimonianza della storia pregressa che ha attraversato questo territorio. Particolarmente importante il ritrovamento di una spada di bronzo con una particolare elsa “ad antenne”, nella Necropoli di Piane di Morro.

Castel Folignano

Antico castello citato con il nome di “Castrum Fundanianum” nel 996 viene inserito tra i possedimenti del vescovado ascolano. Ad oggi rimane purtroppo poco di quello che deve essere stato il suo antico splendore, ma la torre campanaria e l’orologio, anche se risalente ai primi del ‘900, ce ne possono dare un’idea.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Piccola, ma perfetto esempio del calore dell’architettura religiosa. Le sue dimensioni ridotte la trasformano in un abbraccio per i fedeli, accolti da un grande crocifisso accompagnato da una statua dedicata alla Madonna e da affreschi che impreziosiscono le volte laterali.

Necropoli picene

Rinvenute nei pressi di Folignano e Piane di Morro, sono la testimonianza della storia pregressa che ha attraversato questo territorio. Particolarmente importante il ritrovamento di una spada di bronzo con una particolare elsa “ad antenne”, nella Necropoli di Piane di Morro.

Valle Castellana

Uno scrigno ricco di meraviglie paesaggistiche e luoghi incontaminati: castagneti secolari, praterie floreali, fiumi e ruscelli purissimi, il tutto contornato da borghi in pietra e vecchi mulini abbandonati. 

Ma anche Castel Manfrino, un rudere dal fascino misterioso, il Castello Bonifaci e la Chiesa di San Nicola di Bari.

Punti d’interesse

Castel Manfrino

A Macchia da Sole, un sentiero, ex mulattiera, conduce a Castel Manfrino, ora un rudere perimetrale dal fascino misterioso, un tempo castrum romano a guardia della “via del sale” poi occupato dai Longobardi.

San Giacomo

La principale stazione sciistica dei Monti della Laga, ed uno dei tre centri montani presenti in Provincia di Teramo, ad essere forniti di impianti di risalita e piste per lo sci nordico.

Vallequina

Noto anche come Vallis Bina, per via della biforcazione della valle, è edificato su uno stretto crinale di roccia, circondata da ripide vallate che ne favorivano la difesa. Si raggiunge tramite una stretta strada che costeggia la parte più elevata dell’insediamento. Suggestiva la piazzetta dove il solo rumore è quello dei suoni della natura e dell’acqua della fontana.

Castel Manfrino

A Macchia da Sole, un sentiero, ex mulattiera, conduce a Castel Manfrino, ora un rudere perimetrale dal fascino misterioso, un tempo castrum romano a guardia della “via del sale” poi occupato dai Longobardi.

San Giacomo

La principale stazione sciistica dei Monti della Laga, ed uno dei tre centri montani presenti in Provincia di Teramo, ad essere forniti di impianti di risalita e piste per lo sci nordico.

Vallequina

Noto anche come Vallis Bina, per via della biforcazione della valle, è edificato su uno stretto crinale di roccia, circondata da ripide vallate che ne favorivano la difesa. Si raggiunge tramite una stretta strada che costeggia la parte più elevata dell’insediamento. Suggestiva la piazzetta dove il solo rumore è quello dei suoni della natura e dell’acqua della fontana.